I grandi studi
nell'ambito dell'ipertensione arteriosa: il caso PAMELA
Guido
Grassi
Università degli
studi Milano Bicocca
Lo studio PAMELA
(acronimo di Pressione Arteriose Monitorate E Loro Associazioni)
rappresenta uno studio osservazionale su ampia scala, condotto
nell’area Brianza su un campione non selezionato della
popolazione generale, che ha fornito nel corso degli anni tutta
una serie di importanti dati nel campo della epidemiologia,
fisiopatologia e clinica dell’ipertensione arteriosa e, più in
generale, dei fattori di rischio cardiovascolare.
Originariamente disegnato agli inizi degli anni Novanta come
studio finalizzato a definire i valori di normalità della
pressione arteriosa ambulatoria delle 24 ore e della pressione
domiciliare, nel corso del tempo si è via via concentrato su
tutta una serie di aspetti di pertinenza cardiovascolare in
senso lato. Questi includono: 1) le relazioni tra le diverse
pressioni, 2) il controllo della pressione arteriosa clinica,
ambulatoria e domiciliare, 3) il rapporto tra pressione
arteriosa e danno d’organo, 4) gli aspetti epidemiologici della
ipertensione da camice bianco e dell’ipertensione mascherata, 5)
il significato prognostico di un incremento selettivo o meno
delle diverse pressioni disponibili nello studio. 6) la sindrome
metabolica, 7) l’impatto dell’obesità, del diabete e del
prediabete sul rischio cardiovascolare sullo sviluppo di danno
d’organo e 9) le relazioni tra diverse pressioni, dimensioni
cardiache e sviluppo di fibrillazione atriale.
Questa
presentazione, dopo avere esaminato l’ inquadramento storico
dello studio PAMELA, esaminerà in dettaglio peculiarità e limiti
dello studio nonché l’impatto dei suoi risultati sulla pratica
clinica in ambito specialistico.
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