L'uso delle banche
dati della medicina generale nelle attività di riduzione del
rischio post-autorizzazione e nella valutazione del profilo di
rischio-beneficio di un farmaco
Gianpiero
Mazzaglia
Direttore Ricerche
di Health Search, Società Italiana di
Medicina Generale
Il profilo di rischio-beneficio di
un farmaco viene continuamente rivalutato a partire dalla sua
autorizzazione, attraverso un complesso sistema di raccolta ed
analisi di dati che diventano man mano sempre più disponibili.
La legislazione vigente di farmacovigilanza, ed ancora di più
quella che verrà implementata a partire dal Luglio 2012, stressa
il concetto di monitoraggio della sicurezza e, di fatto,
favorisce un maggiore utilizzo degli studi di
farmacoepidemiologia come strumenti chiave per finalizzare un
processo decisionale da parte dell’autorità di sanità pubblica.
In questo contesto, nel corso dell’ultimo decennio, è ampiamente
cresciuto l’interesse a utilizzare i database della medicina
generale per condurre studi i di farmacoepidemiologia
sull’appropriatezza prescrittiva (aderenza alle misure di
minimizzazione del rischio) e sul profilo di rischio-beneficio
dei farmaci.
Tali strumenti, pur nei loro limiti,
hanno un enorme potenziale in quanto posseggono eccellenti
informazioni sulla prescrizione dei farmaci e permettono
l’identificazione di tutte le caratteristiche cliniche del
soggetto utilizzatore, nonché le indicazioni cliniche al
trattamento. I database della medicina generale sono gli
strumenti ideali nella conduzione di studi per la valutazione
del rischio dei farmaci ed ultimamente vengono utilizzati,
seppure con molti limiti, anche per la determinazione
dell’efficacia farmacologica in usual care.
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